domenica 22 aprile 2012

MARE DENTRO - CINEFORUM

MARE DENTRO

SABATO 28 APRILE ORE 18:00 C/O

 ASSOCIAZIONE PROGETTO GIOVANI

Titolo originaleMare adentro
Nazione: Spagna
Anno: 2004
Genere: Drammatico
Durata: 125'
Regia: Alejandro Amenábar

Cast: Javier Bardem, Belen Rueda, Lola Dueñas, Mabel Rivera
Produzione: Sogecine Sogepaq

Data di uscita: Venezia 2004
04 Settembre 2004 (cinema)



Un film magnifico sul rapporto tra l'uomo e la morte

UNA STORIA VERA:
Ramón Sampedro (Porto do Son5 gennaio 1943 – Boiro12 gennaio 1998) è stato uno scrittore spagnolo, attivista per il riconoscimento legale del diritto all'eutanasia in Spagna.
Pescatore galiziano, rimase paralizzato a 25 anni in seguito ad un incidente dovuto ad un tuffo e passò gli altri 29 anni della sua vita a scrivere poesie e chiedere il suicidio assistito.

La lotta per morire 

Le sue argomentazioni enfatizzavano il fatto che lui fosse assolutamente certo della sua decisione di morire ma, a causa della tetraplegia, non era in grado di suicidarsi senza aiuto. Sostenne che il suicidio è un diritto e che tale diritto gli era negato per cui intentò una causa legale (la prima di questo tipo in Spagna) tentando di vedersi riconosciuta legalmente la possibilità di ricevere assistenza per porre fine alla sua vita. La sua petizione venne rigettata e i giudici specificarono che chiunque lo avesse aiutato a morire avrebbe commesso un reato.

La morte 

Sampedro morì il 12 gennaio 1998 a Boiro, avvelenato da cianuro di potassio. Molti giorni dopo, una sua amica, Ramona Maneiro, fu arrestata con l'accusa di averlo aiutato a suicidarsi ma venne rilasciata per insufficienza di prove. In seguito nessun'altra accusa venne più formulata per la morte di Sampedro.
Nel 2005, dopo la decorrenza dei termini di prescrizione, Ramona Maneiro partecipò a un talk show, e ammise di aver procurato a Sampedro il cocktail al cianuro e una cannuccia. Disse inoltre di aver ripreso con la videocamera le ultime parole di Ramón e di essere stata nella stanza quando lui morì, affermando di aver fatto tutto per amore.

Le opere 

Sampedro scrisse due libri: Cartas desde el Infierno (Lettere dall'inferno), una raccolta di scritti pubblicata nel 1996, e il poema in galizianoCando eu caia (Quando cadrò), pubblicato postumo nel 1998.


TRAMA:

Chi scrive, nel tentativo forse inutile di evitare grossolane stilizzazioni, vorrebbe astenersi dall'emettere un qualsiasi giudizio etico sul film di Amenabar in concorso a Venezia 2004.
Premessa fondamentale perché Mar adentro passa su un tema troppo delicato e fragile per essere qui discusso: l'eutanasia, ciò cui Ramón, il protagonista del film, ambisce da 28 lunghi anni, da quel giorno maledetto in cui un tuffo mal calcolato lo ha reso tetraplegico, costretto per sempre dentro quattro mura, su una letto, tagliato fuori della sua stessa vita.
Il ritorno in Spagna di Amenabar è un'opera meravigliosa dall'inizio alla fine, che si pregia di una grande prova d'attore di Javier Bardem, tra i migliori in circolazione oggi. In Mar adentro l'uomo/la storia si racconta da sé, attraverso i profumi, i colori e i suoni della vita che materializza con efficacia sublime. Amenabar scansa verbosità e moralismi sempre abusati dai film che trattano di handicap, e ci regala un gioiello che sa parlare al cuore e alla testa, capace di infondere nuova speranza che il cinema possa tornare a narrare l'uomo con toni epici. È proprio questa la banale, sconcertante, sconvolgente novità di Mar adentro: che il suo protagonista non è un tetraplegico, un "più debole", un freak. No, Ramón Samperdo è un uomo. E scusate se è poco.
Mare dentro non deludele aspettative che un titolo così evocativo genera: un film magnifico, che parla di uomini, del loro rapporto con il mondo e la natura, di Dio e della morte, e ne fa uno spettacolo grandioso. Proprio quello che è la vita. Proprio quello che è il cinema.

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